Sono arrivati: il Rosè di Pusole e il primo Pusole Bianco 2015. Due vini molto attesi. Siamo andati all’imbottigliamento e al pranzo in cui si è brindato e, che dire, è sempre la stessa storia: certi vini rispecchiano il carattere di chi li ha sognati, allevati e prodotti.

Al di là di ogni aspetto tecnico, questi sono i vini di Roberto Pusole e sono come lui: belli. Vini conviviali, resi unici dall’artigianalità e dall’interpretazione della singola annata.
Questa settimana abbiamo il piacere di presentarveli offrendovi un calice per brindare insieme a chi come noi ama le cose semplici (che raramente sono le più facili). Bravo Roberto!

P.S.: a dire il vero, all’imbottigliamento non siamo arrivati in tempo. Abbiamo fatto tardi – i soliti cagliaritani – e non siamo riusciti a dare una mano. Tempismo comunque perfetto: ci si è seduti a tavola, tutti insieme, vicino al camino, a mangiare un buon piatto di pasta con le polpette preparata dalla Signora Pusole che se uno la guarda capisce tutto.  Al rientro abbiamo anche bucato: ci stava.